Testo di Jean Cocteau
Regia di Gianni Di Capua
E’ lo strazio dell’addio tra un uomo ed una donna. Nel corso della loro telefonata ripetutamente interrotta e ripresa, la disperazione trattenuta di lei si contrappone all’atteggiamento ormai distaccato di lui. Davanti agli occhi del pubblico si consuma, dietro una vetrata come in un “reality” in tempo presente, la tragedia sentimentale di una donna, restituendo in chiave moderna pulsioni eterne come il tema dell’abbandono, dell’attesa e dell’amore infranto.
La Stampa
Se Cocteau è recitato come Brecht
Lucia Schierano, forte personalità e carriera poco convenzionale, impegnata nella Voce Umana, lunga telefonata resa immortale dal film di Rossellini con Anna Magnani, ha collocato questo lamento d’amore in un’atmosfera d’epoca e ha conservato una traduzione ricca di vocaboli desueti. Anche i gesti della Schierano si sono rifatti alle dive degli Anni 40, offrendo un contrasto stimolante con lo stile dell’interprete, molto moderno. Ne è originata una lettura quasi brechtiana, tra distacco critico e passionalità, molto gradita.
Masolino d’Amico